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…E POI PER FORZA TI INCAZZI

Lo scollamento tra le persone che vivono la vita di tutti i giorni e i nostri politici – classe dirigente si sintetizza oggi, guardando le prime pagine di qualsiasi giornale, che sia nazionale oppure locale.

Tra la legge che manda in carcere i giornalisti e la nuova (forse) legge elettorale il Parlamento è concentrato su se stesso, per cercare di difendere il difendibile (o meno) e garantire alla casta un futuro; mentre il paese, quello vero, è impegnato a fronteggiare un’emergenza territoriale: il maltempo. Ed è proprio in questa differenza, nelle emergenze, che risalta ancora di più lo scollamento tra la vita reale e quella di palazzo.

Se le crisi e le emergenze fanno risaltare la  vera natura delle persone e delle situazioni umane, queste due che ho appena evidenziato rendono palese lo stato delle cose nel nostro paese. I parlamentari pensano a se stessi, mentre i cittadini piangono i loro morti per un temporale (pur eccezionale che sia). Ogni anno ormai piangiamo la distruzione che la pioggia porta, ogni anno ormai contiamo i morti e i danni che il maltempo causa al nostro territorio, senza chiederci come mai un temporale si trasforma in una tragedia, senza fare un mea culpa per l’utilizzo che abbiamo fatto del territorio. Ma chi deve far sì che il territorio venga rispettato e non abusato? Presto detto: la nostra classe dirigente nazionale. E sottolineo nazionale! A livello locale non ci sono le risorse necessarie per indirizzare un intervento strutturale e migliorare la condizione del territorio. I comuni e le regioni hanno bisogno dell’intervento dello Stato per poter effettivamente migliorare la situazione e garantire una vita sicura ai cittadini. Lo sappiamo bene cosa succederà nei prossimi giorni: il nubifragio in Toscana ha fatto notizia per i morti e non causerà domani un intervento affinché dopodomani ci saranno solamente strade e campi allagati (condizione peraltro inevitabile quando cade così tanta pioggia).

In un paese normale si affronta il problema dei cittadini per evitare altre tragedie, in Italia si affronta il porcellum e la diffamazione a mezzo stampa per salvare almeno la vita ai politici. Tra i due paesi, lo dico a scanso di equivoci, preferisco il primo.

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